autorenew
Informazioni generali sul rapporto di lavoro
mercoledì, 6. dicembre 2023
Edizione: Consulente Elas dicembre 2023

Risoluzione dei rapporti di lavoro di madri e padri lavoratori

Risoluzione dei rapporti di lavoro di madri e padri lavoratori

Quando le madri o i padri si dimettono, ci sono alcune caratteristiche particolari da prendere in considerazione.

In questo articolo evidenziamo i punti più importanti:

In linea in massima i lavoratori genitori con figli di età inferiore ai tre anni non risolvono il rapporto di lavoro con la consueta comunicazione di dimissione telematica. Per tale categoria di lavoratori, la cessazione del rapporto di lavoro deve essere convalidata dall'Ispettorato del Lavoro. In pratica, ciò significa che i dipendenti interessati devono inviare all’Ispettorato del Lavoro un modulo appositamente predisposto in concomitanza con la comunicazione scritta di dimissione.

Il modulo è disponibile al seguente link: Modulistica | Lavoro | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige

Attenzione, fuori dalla Provincia di Bolzano la procedura è diversa, quindi in questi casi è importante informarsi preventivamente.

Una volta che l'Ispettorato del Lavoro approva le dimissioni, il rapporto di lavoro può essere cessato. Se le dimissioni non vengono convalidate dall'ufficio, non sono valide.

Divieto di licenziamento

I genitori di bambini di età inferiore a un anno, in particolare le madri, sono particolarmente tutelati in caso di licenziamento.

Il divieto di licenziamento ha valenza fino al compimento del primo anno di vita del bambino (e ha inizio a partire da 300 giorni prima della data presunta di parto).

Se la madre consegna le proprie dimissioni durante questo periodo, non è obbligata a rispettare il periodo di preavviso. Il periodo di preavviso le viene retribuito in busta paga e il cd. "Ticket Naspi" viene pagato dal datore di lavoro, visto il diritto della lavoratrice all'indennità di disoccupazione dopo la cessazione del rapporto di lavoro.

Anche il padre lavoratore rientra nella cd. “tutela della maternità” se ha fruito del congedo di paternità alternativo al posto della madre (perché quest'ultima non poteva fruirne per motivi di salute) e, da agosto 2022 anche nei casi di padri che hanno fruito del congedo di paternità obbligatorio.

Durante questo periodo si applica anche la divieto di licenziamento. Pertanto, il tale periodo la madre non può essere licenziata (salvo in determinati casi, quali il licenziamento per giusta causa). Tale divieto è esteso anche al padre nel caso in cui abbia richiesto il congedo di paternità alternativo, ovvero, il congedo di paternità obbligatorio.

Dimissioni dopo il matrimonio

Il divieto di licenziamento trova applicazione anche nei confronti di lavoratrici che hanno contratto matrimonio. Il divieto trova applicazione dalla richiesta di pubblicazione fino ad un anno dalla celebrazione del matrimonio. In questi casi le dimissioni devono essere confermate dall’Ispettorato del Lavoro.

Il relativo modulo è disponibile sul sito web dell'Ispettorato del lavoro: Modulistica | Lavoro | Provincia autonoma di Bolzano - Alto Adige

Questo sito utilizza dei cookies. mostra piu