1. Requisiti per la residenza fiscale:
In generale, si applica la regola dei 183 giorni (184 giorni in un anno bisestile). Ciò significa che una persona è soggetta alla tassazione per l'intero reddito in Italia se una delle seguenti condizioni è soddisfatta per almeno 183 o 184 giorni nell'anno solare:
- Residenza: Dimora abituale in Italia.
- Domicilio: Prevalenti relazioni personali e familiari in Italia.
- Dimora: Presenza fisica nel territorio dello Stato, anche senza una residenza permanente.
- Iscrizione anagrafica: Iscrizione nel registro delle persone residenti.
Attenzione: In caso di periodi non continuativi, i singoli giorni o periodi vengono sommati per verificare se si raggiungono i 183 o 184 giorni.
L'iscrizione all'anagrafe è ora solo una presunzione relativa, per cui sono determinanti l'effettiva presenza personale e i legami familiari nel Paese in questione. Anche l'iscrizione all'anagrafe degli italiani all'estero (AIRE) è diventata meno importante, in quanto non si può semplicemente trasferire la residenza fiscale all'estero se si risiede prevalentemente in Italia o vi si mantengono stabili relazioni personali e familiari. In caso di dubbio, contano la situazione effettiva della persona, la durata del suo soggiorno e le sue condizioni personali, che devono essere dimostrate da una documentazione inoppugnabile.
2. Conseguenze della residenza fiscale in Italia:
- Tutti i redditi prodotti nel mondo devono essere tassati in Italia.
- Le eventuali convenzioni contro la doppia imposizione possono compensare le imposte pagate all'estero con quelle italiane.
3. Telelavoro e smart working:
- Le persone che lavorano più di 183 giorni all'anno in Italia sono considerate soggette a tassazione illimitata.
- È importante verificare con precisione la durata del soggiorno.
Se avete domande sulla residenza fiscale, vi consigliamo di rivolgervi al vostro consulente esperto.