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giovedì, 9. ottobre 2025

Grande ritorno della festività del 4 ottobre: ecco cosa interessa da subito ai datori di lavoro

Grande ritorno della festività del 4 ottobre: ecco cosa interessa da subito ai datori di lavoro

Il Parlamento italiano a partire dal 2026 ha deciso di reintrodurrela festivitá del 4 ottobre dedicata a  San Francesco d'Assisi.

Per tutte le aziende del settore privato questa reintroduzione influenza sia l'aspetto economico che quello organizzativo.

Cosa accade nel 2026?

Il 4 ottobre 2026 cade di domenica, pertanto, l'anno prossimo non ci sarà un giorno festivo goduto aggiuntivo, ma verrá retrtribuito con un importo pari a 1/26 della retribuzione mensile a titolo di “festività non goduta”. Ciò vale a dire che già dal prossimo anno si verificherá un costo del personale aggiuntivo a carico del datore di lavoro. 

 

L'aspetto economico sul lungo termine

I datori di lavoro dovranno far fronte ad un costo del personale più elevato. Trai i costi complessivi del personale figurano, a titolo esemplificativo, le maggiorazioni per lavoro festivo, nonché i permessi retribuiti per lavoro festivo che sono particolarmente rilevanti in certi settori quali la produzione, l'assistenza e la ristorazione.

Perché é stata deliberata la reintroduzione della festivitá del 4 ottobre?

Il 4 ottobre era un giorno festivo fino all'anno 1977 e fu abolito a seguito delle riforme economiche del tempo. La reintroduzione avviene nel 2026 in occasione dell'800° anniversario della morte di San Francesco d'Assisi.

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