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martedì, 3. dicembre 2024
Edizione: Consulente Elas dicembre 2024

Dimissioni di padri e madri: Ecco cosa devono considerare i datori di lavoro

Dimissioni di padri e madri: Ecco cosa devono considerare i datori di lavoro

Quando le madri o i padri si dimettono, è necessario considerare alcune caratteristiche particolari.

In questo articolo evidenziamo i punti più importanti.

 

Per i dipendenti con bambini sotto i tre anni, la consueta procedura di dimissioni telematiche non è sufficiente per terminare correttamente il rapporto di lavoro. Per questi genitori, è previsto che le dimissioni siano confermate dall’Ispettorato del Lavoro. In pratica, ciò significa che i lavoratori interessati devono inviare un modulo specifico insieme alla lettera di dimissioni all’Ispettorato del Lavoro.

Il modulo è disponibile al seguente link: Maternità e paternità (provincia.bz.it)

Al di fuori della Provincia di Bolzano, la procedura è diversa. Informatevi quindi in anticipo in questi casi.

Su richiesta, l’Ispettorato del Lavoro approva le dimissioni presentate e il rapporto di lavoro può essere cessato. Se le dimissioni non vengono confermate dall’ufficio, non sono valide.


Protezione speciale contro il licenziamento per le madri

I genitori di bambini sotto un anno, in particolare le madri, sono particolarmente protetti riguardo alla risoluzione del rapporto di lavoro.

Per le lavoratrici, la protezione della maternità inizia dalla gravidanza (fino a 300 giorni prima della data prevista del parto) e termina con il compimento del primo anno di vita del bambino. Se una madre si dimette durante questo periodo, non deve rispettare il periodo di preavviso. Anzi, il periodo di preavviso viene pagato e il datore di lavoro versa il cosiddetto Naspi-Ticket, poiché la lavoratrice ha diritto all’indennità di disoccupazione dopo la risoluzione del rapporto di lavoro.

Anche il padre è in “protezione della maternità” se ha preso il congedo di paternità alternativo al posto della madre (ad esempio, se la madre muore durante il parto) e, da agosto 2022, anche nei casi in cui i lavoratori hanno usufruito del congedo di paternità obbligatorio per la nascita del bambino.

Durante la gravidanza e fino al compimento del primo anno di vita del bambino, vige una rigorosa protezione contro il licenziamento. Ciò significa che una madre non può essere licenziata dalla gravidanza fino al compimento del primo anno di vita del bambino (tranne in alcuni casi, ad esempio per giusta causa). Questo vale anche per il padre se ha usufruito del congedo di paternità alternativo o del congedo di paternità obbligatorio per la nascita del bambino.


Matrimonio

Se le lavoratrici si dimettono dalla data della richiesta di pubblicazione delle pubblicazioni di matrimonio fino a un anno dopo il matrimonio, anche in questo caso le dimissioni devono essere confermate dall’Ispettorato del Lavoro.

Il relativo modulo è disponibile sul sito web dell'Ispettorato del lavoro: Maternità e paternità (provincia.bz.it)

Anche in caso di matrimonio, esiste un  Questo divieto è valido dalla data della richiesta di pubblicazione delle pubblicazioni di matrimonio fino a un anno dopo il matrimonio.

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