Qual è la scadenza per l'assunzione?
Come per tutti gli altri rapporti di lavoro, le persone impiegate nel settore agricolo devono essere registrate presso l'Ufficio del lavoro almeno un giorno prima dell'inizio dell'attivitá. Se questo adempimento obbligatorio non viene rispettato o avviene in ritardo in ritardo, le giornate di lavoro sono da considerarsi "lavoro in nero", sanzionabile con multe amministrative elevate. Si consiglia di consegnare copia del contratto di lavoro al dipendente a conferma dell'avvenuta registrazione, cosí da evitare sanzioni amministrative.
In quali casi è necessario richiedere il codice fiscale?
Per la registrazione è indispensabile disporre del codice fiscale del lavoratore, che deve essere richiesto all'Agenzia delle Entrate al momento dell'inizio dell'attività lavorativa in Italia. Per evitare inutili ritardi nella registrazione, vi invitiamo a richiedere il codice fiscale all'Agenzia delle Entrate il prima possibile, in ogni caso prima della assunzione. I documenti necessari sono una copia del passaporto e, per i cittadini extracomunitari, l'originale o una copia del permesso di soggiorno. Per richiedere il codice fiscale all'ufficio delle imposte è assolutamente necessario firmare il modulo originale.
È consentita la somministrazione di lavoratori?
Ricordiamo che in Italia è severamente vietato dalla legge "prestare" lavoratori ad altri agricoltori. La somministrazione è riservato alle agenzie di somministrazione (ad esempio ADECCO, MANPOWER, ecc.), che devono soddisfare determinati requisiti legali e finanziari per poter svolgere questa attività.
Possibilità di assunzione congiunta
In agricoltura è possibile l'assunzione congiunta. Con questa dichiarazione, due o più aziende agricole possono assumere congiuntamente i lavoratori. Il prerequisito è che:
- le aziende appartengano a un gruppo di imprese
- più aziende appartengano allo stesso imprenditore
- gli imprenditori siano parenti o affini fino al terzo grado.
Per poter accedere all'assunzione congiunta, è previsto un accordo tra le aziende con una "data certa" e poi inviato via PEC a un'associazione, ad esempio all "Bauernbund". Questo accordo/contratto specifica, tra le altre cose, chi è considerato il datore di lavoro principale e rilascia le dichiarazioni, dove vengono tenuti i registri e i dati anagrafici di tutti i datori di lavoro dipendenti.
I rispettivi datori di lavoro sono responsabili in solido per gli obblighi contrattuali e di legge sociale.
Quali norme sull'orario di lavoro devono essere rispettate?
Le ore effettivamente lavorate dai dipendenti agricoli (orario di lavoro normale e straordinario) sono riportate sulla busta paga e servono quindi come base per il calcolo dei contributi previdenziali e dell'imposta sui salari. Si deve tener conto delle seguenti norme sull'orario di lavoro, previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva:
- L'orario di lavoro settimanale normale per la piena occupazione in agricoltura è di 39 ore. Tutte le ore che superano questo orario massimo settimanale sono considerate straordinarie.
- L'orario di lavoro può essere distribuito su un massimo di 6 giorni alla settimana, poiché il lavoratore ha diritto a un giorno di riposo alla settimana, che deve essere concesso. Non è possibile una rinuncia da parte del lavoratore.
- Il lavoratore agricolo ha diritto a un periodo di riposo giornaliero di 11 ore consecutive. Inoltre, ha diritto a una pausa di 10 minuti se l'orario di lavoro giornaliero supera le 6 ore consecutive. Questa pausa non è retribuita.
- L'orario di lavoro settimanale massimo è di 48 ore in media (6 mesi) compresi gli straordinari. È possibile effettuare un massimo di 3 ore di straordinario al giorno (18 ore di straordinario a settimana, 300 ore di straordinario all'anno).
Le violazioni delle suddette restrizioni sono punite con corrispondenti multe amministrative nel corso di un controllo da parte dell'ispettorato del lavoro o possono essere denunciate dagli stessi lavoratori agricoli in una seconda fase. Ciò comporta il pagamento di salari arretrati o il risarcimento dei danni.
Vi consigliamo quindi di rispettare in generale le norme sull'orario di lavoro, di segnalare tutte le giornate o le ore di lavoro effettivamente prestate e di far firmare ai dipendenti una conferma del numero di ore lavorate e una ricevuta di saldo al termine del rapporto di lavoro. I modelli appropriati sono disponibili presso i nostri uffici e saranno inviati su richiesta.
Cessazione e rinnovo del contratto
Si ricorda inoltre che la cessazione/rinnovo o trasformazione del lavoratore agricolo deve avvenire entro 5 giorni dal verificarsi dell'evento.
... Avete già controllato?
... se uno dei vostri lavoratori a giornata ha raggiunto almeno 2.400 turni giornalieri in 15 o più anni di servizio presso di voi? In caso affermativo, vi preghiamo di mettervi in contatto con noi, in modo da poter organizzare l'erogazione del bonus fedeltà di 60 ore.
Promemoria: dal 1° luglio 2018 divieto pagamenti in contanti
Dal 1° luglio 2018 gli stipendi (e i relativi anticipi) non possono più essere pagati in contanti. Fanno eccezione a questa nuova regola gli anticipi in contanti per le spese aziendali che devono essere pagate dai dipendenti nel frattempo, in quanto non costituiscono una retribuzione per il dipendente. Tuttavia, rimane un prerequisito che tali spese possano essere documentate in seguito.