Il rimborso forfettario delle spese può però solo essere applicato se il dipendente si trova al di fuori del territorio comunale della sua sede di lavoro. In questo contesto, il datore di lavoro può pagare ai propri dipendenti un importo esente da imposte e contributi fino a 46,48 euro al giorno. Tuttavia, questo vale solo se le spese di vitto e alloggio non vengono rimborsate separatamente.
Se, invece, l'alloggio o i pasti sono forniti gratuitamente dal datore di lavoro, l'importo originario esente da imposte viene ridotto di un terzo. In caso di fornitura sia di vitto sia di alloggio da parte del datore di lavoro, l'indennità viene addirittura ridotta di 2/3.
In caso di fornitura di buoni pasto durante la trasferta, l'indennità è quindi ridotta a 30,98 euro al giorno, cioè di un terzo.