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Contributi e benefici
lunedì, 5. febbraio 2024
Edizione: Consulente Elas febbraio 2024

Regime Impatriati: Tutte le novità a partire dal 2024

Regime Impatriati: Tutte le novità a partire dal 2024

Ci sono nuove novitá in relazione al regime degli "impatriati". In questo articolo vi speghiamo le nuove regole.

Le condizioni di accesso

  • Il lavoratore non deve essere stato fiscalmente residente in Italia nei tre periodi d’imposta precedenti.

Questo periodo di tre anni viene prolungato se sussistono le seguenti condizioni:

  • Il lavoratore non deve essere stato fiscalmente residente in Italia nei sei periodi d’imposta precedenti: se non è stato in precedenza impiegato in Italia presso lo stesso datore di lavoro o per lo stesso gruppo.
  • Il lavoratore non deve essere stato fiscalmente residente in Italia nei sette periodi d’imposta precedenti: se prima del trasferimento all’estero, è stato impiegato in Italia presso lo stesso datore di lavoro, o per lo stesso gruppo.    
  • Il lavoratore deve impegnarsi a risiedere in Italia per almeno cinque anni e deve essere in possesso dei requisiti di elevata qualificazione o specializzazione.
  • Il lavoratore deve essere stato iscritto all’AIRE durante la sua permanenza all’estero.

Il beneficio spettante

  • Il lavoratore ha diritto a un’esenzione del reddito pari al 50% entro il limite di 600.000 euro annui.
  • Il lavoratore ha diritto a un’esenzione del reddito pari al 60% solo in caso di figli minori, purché anche questi siano residenti in Italia e spetta a partire dal periodo d’imposta in corso al momento della nascita o dell’adozione, per tutto il tempo residuo di fruibilità dell’agevolazione.

La durata del beneficio

Il beneficio ha una durata di cinque anni a partire dal periodo d’imposta in cui è avvenuto il trasferimento.

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