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Contributi e benefici
mercoledì, 5. febbraio 2025
Edizione: Consulente Elas febbraio 2025

Mantenimento del possibile riduzione dei contributi in caso di assunzione di beneficiari dell’assegno di inclusione (ADI)

Mantenimento del possibile riduzione dei contributi in caso di assunzione di beneficiari dell’assegno di inclusione (ADI)

Come è noto, il reddito di cittadinanza è stato abolito. Il nuovo assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro sono in vigore dal 1° gennaio 2024.

È stato confermato la riduzione dei contributi per i datori di lavoro che assumono beneficiari di questi sostegni. Le prime informazioni al riguardo sono disponibili di seguito.

Le possibili riduzioni contributive si applicano ai beneficiari dei suddetti sostegni se assunti a partire dal 1° gennaio 2024.

Il primo requisito per richiedere la riduzione è che il datore di lavoro sia iscritto nella banca dati del "Sistema informativo per l’inclusione sociale e lavorativa – SIISL". Il datore di lavoro deve inserire la propria offerta di lavoro e il rapporto di lavoro deve essere instaurato attraverso questo portale.

Il tipo di contratto di lavoro non è determinante. Può essere un contratto di lavoro a tempo determinato o indeterminato, un contratto di lavoro a tempo pieno o parziale ed eventualmente anche un contratto di apprendistato. Possono anche essere trasformazioni di contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Il lavoro intermittente (contratto a chiamata) non  rientra nell’esonero.

Il secondo requisito fondamentale è che il lavoratore sia beneficiario di una delle prestazioni sopra citate.

L'importo dell’esonero contributivo è pari al 100% dei contributi versati dal datore di lavoro all'assicurazione previdenziale (INPS) per un periodo di dodici mesi fino a un importo massimo di 8.000 euro all'anno per i contratti di lavoro a tempo indeterminato. Nel caso di contratti di lavoro a tempo determinato, è prevista un'esenzione del 50% dei contributi fino a un massimo di 4.000 euro all'anno. Se un contratto di lavoro a tempo determinato viene trasformato in un contratto di lavoro a tempo indeterminato, il beneficio può essere richiesto per altri dodici mesi. I benefici sono sempre concessi in proporzione alle ore di lavoro. 

Come per quasi tutti gli esoneri contributivi, il datore di lavoro deve essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e assicurativi (Mod. DURC) e devono essere rispettate le disposizioni di legge e dei contratti collettivi che regolano il rapporto di lavoro, nonché le disposizioni sul collocamento obbligatorio.

Se un lavoratore per il quale è stato concesso il sussidio viene licenziato entro 24 mesi per motivi economici, il sussidio deve essere restituito.

La riduzione dei contributi è soggetta alla regola del de minimis.

Prima di poter effettivamente usufruire dell’esonero contributivo, è necessario presentare una domanda all'INPS. L'ente esaminerà la domanda e calcola l'importo massimo dell’esonero.

A partire dal 2025, sono state modificate le condizioni per richiedere l'assegno di inclusione (ADI).

Se avete ulteriori domande, non esitate a contattarci.

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