Il decreto stabilisce che il limite di esenzione fiscale per i compensi in natura sono aumentati a 3.000 euro per l'anno fiscale 2023. A differenza dell'anno 2022, l'aumento del beneficio si applica solo ai percettori di redditi da lavoro dipendente e assimilati che hanno un figlio fiscalmente a carico. Per tutti gli altri, il limite di reddito rimane a 258,23 euro. Se questi limiti vengono superati, l'intero importo della retribuzione in natura è soggetto a IRPEF e contributi previdenziali.
Chi sono i beneficiari di questo nuovo limite?
- I beneficiari di questa applicazione sono i percettori di redditi da lavoro dipendente e assimilati. Si tratta quindi di lavoratori dipendenti subordinati, ma anche di percettori di redditi assimilati a lavoro dipendente che, ad esempio, può essere anche il compenso di un amministratore.
- Il requisito richiesto è la presenza di almeno un figlio fiscalmente a carico. Vivere fiscalmente a carico significa che i figli non hanno un reddito imponibile IRPEF superiore a 2.840,51 euro nell'anno fiscale 2023. Per i figli fino a 24 anni vale il limite di reddito di 4.000 euro.
- Entrambi i genitori possono richiedere il beneficio per intero, indipendentemente dal fatto che uno dei due abbia i figli a carico al 100% nella dichiarazione dei redditi per via del reddito più elevato. I figli devono solo essere potenzialmente a carico.
Requisito necessario per l'applicazione del nuovo limiti fringe benefit é un autodichiarazione del beneficiario, nel quale dichiara di avere una figlio fiscalmente a carico (Vi possiamo inoltrare i facsimili).
Fringe benefit e rimborso spese per utenze domestiche
I fringe benefit (retribuzione in natura) che rientrano nel nuovo limite sono ad esempio l'uso privato dell'auto aziendale oppure i buoni spesa. Come per il 2022, è possibile ricevere in busta paga il rimborso delle spese per le utenze domestiche, dietro presentazione analitica delle fatture o di un'autodichiarazione. Possono essere rimborsate solo le spese sostenute nel 2023. Sono escluse le fatture emesse nel 2023 relative ai consumi del 2022.
Attenzione: Ai lavoratori che non rispettano i requisiti richiesti per la soglia di esenzione dei 3.000 Euro (non hanno figli a carico), non si applica la possibilità di ottenere il rimborso delle utenze domestiche.
Successivamente, si delinea nuovamente (seguendo la circolare 35/E ) che il riconoscimento dei fringe benefit come il pagamento delle utenze domestiche possa essere effettuato anche ad personam.
Infine, la Circolare 23/E chiarisce che l'emissione dei buoni carburante, previsti dal D.Lgs. n. 5/2023, nella misura di 200,00 euro, possano essere forniti in aggiunta alle soglie di esenzione dei 3.000 o dei 258,23 euro. Tuttavia, i suddetti buoni carburante sono esenti solo dalle tasse, ma non dai contributi previdenziali.
Per quanto riguarda l'informazione alle eventuali rappresentanze sindacali sull'applicazione del trattamento agevolato, la circolare 23/E precisa che questa può avvenire anche dopo l'attribuzione del fringe benefit, ma comunque entro il 2023.
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