Condizioni per l’applicazione
Il prerequisito per l'implementazione del suddetto premio è la redazione di un accordo aziendale, firmato con i sindacati, in cui devono essere determinati quali obiettivi devono essere raggiunti affinché il premio di risultato possa essere erogato.
Nel fare ciò, il legislatore fa riferimento a un aumento della produttività, della redditività, della qualità, dell'efficienza e dell'innovazione, che sono misurati con criteri oggettivi. Ciò significa che il premio di risultato sarà pagato solo se gli obiettivi stabiliti nell’accordo aziendale sono stati raggiunti.
In alternativa, la tassazione sostitutiva può essere attivata anche in caso di partecipazione agli utili. Inoltre, risulta possibile prevedere la conversione del premio di risultato in welfare aziendale. In questo caso il lavoratore può decidere se preferisce l’erogazione del premio, applicando l'imposta sostitutiva del 5% o, in alternativa, convertire il premio in prestazioni welfare (servizi e beni).
Requisiti soggettivi
Il diritto alla tassazione agevolata è previsto per i premi fino a 3.000 euro, e trova applicazione solo per dipendenti con un reddito dell'anno precedente di massimo 80.000 euro lordi. L’agevolazione riguarda il solo settore privato e si rivolge ai percettori di reddito di lavoro dipendente.
Aspetti previdenziali e fiscali
Il premio di risultato è soggetto a contribuzione previdenziale ed a tassazione separata del 10%. La legge di bilancio 2024 ha riconfermato il taglio dell'imposta da 10 % a 5% sui premi di produttività, come era previsto già per l’anno 2023. Il premio di risultato non viene conteggiato ai fini del reddito del dipendente.
Se siete interessati ad introdurre il premio di risultato potete contattare il vostro consulente del lavoro, che vi fornirà tute le indicazioni utili per poter procedere.