La durata massima dell'orario di lavoro
L’orario di lavoro è di norma di 40 ore settimanali. Tuttavia, la contrattazione collettiva può stabilire disposizioni diverse. In un periodo di 4, 6 o 12 mesi (sempre a seconda del contratto collettivo) i dipendenti possono lavorare in media un massimo di 48 ore settimanali. Le ferie e i giorni di malattia non sono inclusi nel calcolo. Se il contratto collettivo o l’accordo aziendale prevede la compensazione degli straordinari, essi non contano per il calcolo dell’orario massimo di lavoro. L’orario massimo in assoluto in una settimana è di 77 ore lavorative. Il tetto massimo per gli straordinari è di 250 ore all’anno, salvo diverse disposizioni del contratto collettivo.
Le sanzioni
- Il mancato rispetto della durata massima dell'orario di lavoro può essere punito con una sanzione da 240 a 1.800 euro.
- Se sono coinvolti più di cinque lavoratori o almeno tre periodi di 4, 6 o 12 mesi, la sanzione va da 960 a 3.600 euro.
- Se sono coinvolti più di dieci lavoratori o almeno cinque periodi di cui sopra, la sanzione va da 2.400 a 12.000 euro.
Il riposo giornaliero e le pause
I datori di lavoro devono garantire ai propri lavoratori un periodo di riposo giornaliero ininterrotto di almeno 11 ore. La contrattazione collettiva o gli accordi aziendali possono riconoscere al lavoratore delle deroghe più favorevoli rispetto alla disposizione generale. Tuttavia, vi sono alcuni casi in cui il periodo di riposo di 11 ore non può essere consecutivo, ad esempio quando i lavoratori sono in servizio di reperibilità o lavorano a turni.
Dopo 6 ore consecutive di lavoro, il lavoratore ha diritto a una pausa di 10 minuti. Il datore di lavoro può stabilire in larga misura quando questa pausa può essere effettuata. Il tempo di pausa non viene conteggiato come orario di lavoro e non è retribuito. Il contratto collettivo può a sua volta prevedere altre disposizioni.
Le sanzioni
- Il mancato rispetto dei periodi di riposo giornaliero può essere punito con un'ammenda che va da 120 a 360 euro.
- Se sono coinvolti più di cinque lavoratori o almeno tre periodi di 24 ore, la sanzione va da 720 a 2.400 euro.
- Se sono coinvolti più di dieci lavoratori o almeno cinque periodi di tempo, la sanzione va da 2.160 a 3.600 euro.
I periodo di riposo settimanale
Ogni lavoratore ha diritto ad un periodo di riposo di almeno 24 ore ininterrotte nell'arco di sette giorni. Il lavoratore può anche lavorare 12 giorni senza interruzione. In questo caso, però, ha poi dirittto ad un periodo di riposo ininterrotto di 48 ore. Il giorno del riposo settimanale dovrebbe coincidere con la domenica, ma può variare in caso di lavoratori che operano nel settore dell'industria, del turismo o ancora, in caso di turnisti.
Le sanzioni
- Il mancato rispetto dei periodi di riposo settimanale può essere punito con un'ammenda che va da 240 a 1.800 euro.
- Se sono coinvolti più di cinque lavoratori o almeno tre periodi di 4, 6 o 12 mesi, la sanzione va da 960 a 3.600 euro.
- Se sono coinvolti più di dieci lavoratori o almeno cinque periodi, la sanzione va da 2.400 a 12.000 euro.
Le ferie
Ogni dipendente ha diritto ad almeno quattro settimane di ferie all’anno. Anche in questo caso la contrattazione collettiva può prevedere un trattamento più favorevole, ma in nessun caso un periodo inferiore. Due delle quattro settimane devono essere godute entro l’anno civile. Le altre due settimane possono essere godute entro i 18 mesi successivi. Le ferie obbligatorie, pari a quattro settimane all’anno, non possono essere in nessun caso monetizzate, salvo il solo caso della risoluzione del rapporto di lavoro. Promemoria: in linea di principio, è il datore di lavoro a stabilire i tempi e le modalità di fruizione delle ferie. Il contratto collettivo può prevedere norme speciali al riguardo.
Le sanzioni
- Il mancato rispetto delle norme sul congedo può essere punito con un'ammenda che va da 120 a 720 euro.
- Se sono coinvolti più di cinque lavoratori o per un periodo di almeno due anni, la sanzione va da 480 a 1.800 euro.
- Se si tratta di più di dieci lavoratori o di un periodo di almeno quattro anni, la sanzione va da 960 a 5.400 euro.
Disposizioni particolari in caso di minori
In Italia, per garantire la protezione e il benessere dei minori, si applicano norme speciali sull'orario di lavoro. Tali norme sono stabilite per legge e riguardano vari aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro. La legge distingue tra bambini e adolescenti nel caso dei minori. I bambini sono tutti i minori fino a 15 anni. Gli adolescenti sono i ragazzi di 16 e 17 anni.
Limitazioni dell’orario di lavoro
- Per i bambini, l’orario di lavoro non può superare le 7 ore giornaliere e le 35 ore settimanali.
- Per gli adolescenti, l’orario di lavoro non può superare le 8 ore giornaliere e le 40 ore settimanali.
Le pause
- L’orario di lavoro dei minori non può superare le 4,5 ore senza interruzione. Dopo questo periodo, hanno diritto a una pausa di almeno 1 ora. Questa pausa può essere ridotta a 30 minuti se previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) e con l’autorizzazione delle autorità competenti.
I riposi settimanali
- I minori hanno diritto ad almeno 2 giorni di riposo consecutivi a settimana, che idealmente includono la domenica. In settori come il turismo, l’ospitalità o la ristorazione, il giorno di riposo può essere spostato a un altro giorno della settimana.
Il avoro notturno
- In generale, è vietato impiegare i minori nel lavoro notturno. Fanno eccezione alcune attività culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie, nonché situazioni di emergenza che mettono a rischio il funzionamento dell’azienda.
Le ferie
- I minori di 16 anni hanno diritto ad almeno 30 giorni di ferie all’anno.
- Gli adolescenti di età superiore ai 16 anni hanno diritto ad almeno 20 giorni di ferie all’anno.
Le normative sull’orario di lavoro massimo e sui periodi di riposo in Italia mirano a proteggere la salute e il benessere dei lavoratori. Ci sono chiare indicazioni sull’orario di lavoro settimanale, sui periodi di riposo giornalieri e sulle pause e sul riposo settimanale, per garantire che i lavoratori non siano sovraccaricati e abbiano abbastanza tempo per riposarsi. Le sanzioni per il mancato rispetto di queste normative sottolineano l’importanza della protezione dei lavoratori.
Disposizioni speciali per i minorenni offrono ai giovani lavoratori una protezione aggiuntiva per favorire il loro sviluppo fisico e mentale. Queste disposizioni legislative contribuiscono a garantire un equilibrio tra lavoro e tempo libero e a proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori.